Cari genitori, abbiamo molto da imparare. Tutti noi.
Abbiamo da imparare quali esempi positivi portare nella vita, soprattutto ai
nostri ragazzi, voglio dire. Ne abbiamo creati tanti, troppi, di idoli e
personaggi che valgono anche meno di una mezza calzetta, venuti dal nulla per
divertirci ma diventati molto spesso supereroi dell’ameno. Non una sostanza,
non un messaggio costruttivo. Nulla. Tutti i media ne sono pieni, in ogni
argomento, dalla musica allo sport, dalla tv al cinema. Forse un po’ meno nei
fumetti. Per fortuna qualcuno c’è rimasto che può far capire, a questa e alle
generazioni future, l’abnegazione di cui abbiamo bisogno. Ed è pure un qualcuno
umano. Anche se per il momento sta facendo l’extraterrestre, tornerà sul
pianeta azzurro all’incirca fra 6 mesi.
L’altra sera ho seguito con mio figlio lo streaming
della partenza della Soyuz con Samantha Cristoforetti. Avevo visto altre volte
delle registrazioni ma mai un live del genere. Live su uno schermo,
naturalmente. Prima il silenzio, interrotto da qualche voce tecnica nella notte
sovietica, condito con gli sbuffi di calore e gas intorno al razzo vettore, poi
di colpo, con una precisione svizzera (ma pare che anche i russi, almeno in
questo campo, non abbiano mai scherzato al riguardo), si accendono i motori e
via. Samantha e gli altri due appena prima facevano dei cenni di saluto e
parevano leggere delle carte all’interno della capsula. Dopo pochi minuti,
sparati a quella folle velocità (ma razionale per giustificarne il fine)
rieccoli apparire sorridenti con il pollice insù, tutto sta andando bene. Io mi
sono emozionato, non lo nascondo. I prodigi dell’umano ingegno e le possibilità
che dischiudono a volte mi fanno questo effetto.
La nostra cara Samantha (sorvolo sui tanti titoli, di
merito e sul campo) si è preparata per ben 4 anni su questa missione. Certo,
madre natura le è stata benevola dotandola di una intelligenza superiore alla
media, cosa che non si può ottenere con il solo impegno. Ma come si fa a non
parlare di questi traguardi, di un tale esempio, dell’orgoglio di un intero
paese per una sua figlia ai nostri ragazzi ? ah, bè, scusate, non me ne
ricordavo, dobbiamo andare a prenotargli l’ultimo smartphone uscito e non ne
abbiamo tempo. E’ vero, il bambino è appena tornato da scuola e non possiamo
tediarlo con argomentazioni tecno-scientifiche, si deve rilassare con la sua
Playstation; più tardi ha piscina, ‘chè la forma fisica è importante. Se invece
è già una ragazzina deve fare il tonalizzato dal parrucchiere: quello dei vip,
s’intende. Vorrà dire che non avremo imparato un bel niente. Né dalla
Cristoforetti, né dagli uomini e le donne che la vita se la sudano, che
arrivano in alto con l’impegno, la dedizione, la passione, la visione di voler
realizzare un sogno. In America li chiamano self-made man. E non pensate al
solito modo italiota (che fa rima con idiota) di farsi avanti con le
raccomandazioni. Per la nostra Samantha non è proprio il caso. Ma ciò vale
anche per tutti gli altri veri geni che sanno distinguersi in campi differenti,
che trovano poco spazio nella terra di Dante per i più disparati motivi, ma che
appena varcano il confine vengono apprezzati e valorizzati.
Il futuro, cari genitori, non sta certo nelle
vetrine di MissItalia, di XFactor, del GrandeFratello. Né tantomeno nelle
tabaccherie dove si guarda attoniti lo schermo attendendo il miracolo del
10elotto. Restiamo a bocca aperta per una fortuna che bacia sempre gli altri.
Attenzione però, guardiamo a fondo i versi di questa fortuna. Perché non è così
cieca. Una mano da noi se l’aspetta. La fortuna vuole anche vedere cosa siamo
in grado di fare. Quanto ci diamo da fare. Quanto spieghiamo ai nostri epigoni
cosa serve davvero nella vita e ciò che, al contrario, fa da contorno, da
superficie: l’inutilità di immolarsi agli dei della bellezza esteriore senza
coltivarne una grande interiore, di dedicarsi alle luci che si affievoliscono
presto piuttosto che alle lampade difficili da far ardere ma che alla lunga
durano di più, sono apprezzate di più. La Cristoforetti è solo una di queste
luci. Se sappiamo guardare, in giro ce ne sono tante altre, potrei azzardare
ottimisticamente che pullulano gli esempi da emulare. Ma sono accomunati dagli
stessi tratti: la caparbietà, la concentrazione, il perseguire i propri
obiettivi a costo di sacrifici. Sapere vedere soddisfazioni lontane nel tempo,
che però alla fine premiano, noi e a volte anche una nazione intera.